Dettagli
Componenti tipici e applicazioni
Componenti tipici
Rasoi, elementi decorativi per i mobili e la casa, alloggiamenti delle spine, alloggiamenti esterni, parti di veicoli, componenti di macchinari, accessori per mobili, accessori per porte e finestre, elementi di fissaggio
Settori industriali di applicazione
Beni di consumo, tecnica elettronica e industriale, settore dei mobili, costruzione di veicoli, meccanica, attività minerarie, settore petrolifero e del gas
Tecniche di cromatura di Collini
Cromatura
Il cromo è un metallo fragile di color bianco bluastro, che tuttavia può essere lucidato meccanicamente fino a ottenere un effetto estremamente lucido. Una delle caratteristiche peculiari del cromo è il suo comportamento rispetto alle sostanze ossidanti. Trattato con acido nitrico o con miscele acide ossidanti, il cromo diventa passivo. Anche l’ossigeno atmosferico provoca una passività del cromo attivo, attirando nelle vicinanze del metallo nobile cromo passivo. La resistenza all’appannamento e alla corrosione che contraddistinguono il cromo sono da attribuirsi proprio a questa passività. Il cromo è resistente all’acido fosforico, acetico, citrico, tartarico e alla maggior parte dei restanti acidi organici. Il cromo metallico è resistente all’aria secca e registra una corrosione minima all’aria umida. Il cromo è inoltre resistente alle sostanze alcaline, almeno in assenza di condizioni altamente ossidanti.
Cromo lucido e opaco
Il cromo lucido è altamente decorativo e nasce da un processo di cromatura applicato su uno strato di nichel lucido. Quando uno strato di cromo si deposita sul nichel perlato, riproduce l’effetto ottico dello strato di nichel sottostante. In genere lo spessore dello strato è compreso tra 0,25 e 0,5 µm. I rivestimenti in cromo presentano una buona resistenza all’usura, ma data la fragilità del materiale non sono duttili. Vantano un elevato potere riflettente.
Se lo strato di nichel sottostante al cromo è opaco, il componente anche dopo una (sottile) cromatura mantiene un aspetto opaco (cromo opaco). In alcuni casi le superfici opache sono molto richieste, quindi ritenute molto pregiate (satinate).
Cromo nero
Il cromo nero è un trattamento superficiale decorativo. Lo strato in cromo nero è una delle rare superfici dal colore nero intenso che presentano anche conduttività elettrica. Alcuni rivestimenti in cromo nero sono poco resistenti all’abrasione. Per migliorare in parte questo aspetto è possibile applicare trattamenti oleosi. La cromatura nera può essere applicata su tutte le superfici in nichel, e anche direttamente su rame e acciaio. Presenta un alto contenuto di ossigeno e gli strati superficiali sono composti da cromo e ossidi di cromo, il che li rende meccanicamente meno resistenti dei rivestimenti in cromo lucido, ad esempio. Il cromo nero resiste a temperature fino a 500 °C. Questo tipo di rivestimenti è impiegato soprattutto nell’industria degli strumenti di misurazione e nell’elettronica di consumo.
Cromo duro
Il cromo duro è un trattamento delle superfici universale usato da molti anni, generato in un processo elettrochimico in cui si utilizzano anodi insolubili ed elevate densità di corrente in soluzioni di acido cromico. Consente di rivestire in pratica tutti i materiali di base di uso corrente con strati di vario spessore, in base ai requisiti necessari per il componente in termini meccanici e chimici.
Il trattamento in cromo duro viene applicato soprattutto dove vi è necessità di alti gradi di durezza, resistenza alle temperature, all’usura e alla corrosione. Inoltre, è caratterizzato da un basso coefficiente di frizione e di aderenza, è resistente all’appannamento e privo di rischi per la salute. Grazie a questa serie di vantaggi, i rivestimenti in cromo duro sono utilizzati in tutti i rami della produzione industriale e offrono soluzioni economiche per varie necessità.